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      Ognuno aveva un canestrino con dentro pane e frutta; qualcuno un album, altri un canocchiale: parlavano e ridevano tutti insieme, e si avvoltolavano sulle panche, e facevano un casa del diavolo infinito. Per quanto tenessi l'orecchio teso, e mi stillassi il cervello, non riuscii a capire una parola del maledetto linguaggio che cinguettavano. Intavolai conversazione col prete. "Mire Usted" mi disse dopo le prime parole, accennandomi uno dei ragazzi; "aquel niño sabe de memoria toda la Poética de Oracio;.... quell'altro là risolve dei problemi d'aritmetica da far stordire; questo qui è nato per la filosofia;" e via via, mi segnalò le doti di ciascuno.[34] A un tratto s'interruppe, e gridò: "Beretina!" Tutti i ragazzi cavaron di tasca la berrettina rossa catalana e gettando alte grida d'allegrezza, se la misero in testa, chi tutta indietro che gli cascava sulla nuca, chi tutta avanti, che gli copriva la punta del naso; e il prete a far degli atti di disapprovazione; e allora quei che l'avevan sulla nuca a tirarsela sul naso, e quei che l'avevan sul naso a tirarsela sulla nuca; e lì risa, esclamazioni, e battìo di mani. Mi avvicinai a uno dei più monelli, e così per celia, certo che sarebbe stato come dire ai muri, gli domandai in italiano: "È la prima volta che vai a fare una passeggiata al Montserrat?" Il ragazzo stette un po' pensando, e poi rispose adagio adagio: "Ci so-no già sta-to altre volte."-"Ah! caro bimbo!" gli gridai con una contentezza difficile a immaginarsi; "e dove hai imparato l'italiano?


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Spagna
di Edmondo De Amicis
Barbera Firenze
1873 pagine 422

   





Usted Poética Oracio Montserrat