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      -Buenos los gallos!-Los gallos malos!-No valen nada!-No entiende Usted!-Cállese Usted!-Buenos!-Malos!
      -Sentarse, caballeros!-gridò il presidente; tutti sedettero e cominciò un'altra lotta.
      Io diedi un'occhiata al campo di battaglia, ed uscii. Qualcuno esiterà a crederlo: quello spettacolo mi fece più orrore che la prima corsa dei tori. Non avevo idea d'una ferocia così crudele; non credevo, prima di vedere, che una bestia, dopo averne reso impotente un'altra, potesse torturarla, martoriarla, straziarla in quel modo, coll'accanimento dell'odio e colla voluttà della vendetta; non credevo che il furore d'una bestia potesse giungere al segno di presentare il carattere della più forsennata malvagità umana. Oggi ancora, ed è trascorso tanto tempo, ogni volta che ricordo quello spettacolo, volto involontariamente la testa da un lato, come per fuggir l'orrenda vista del gallo moribondo; e non mi accade mai di metter le mani sovra una ringhiera, senza ch'io abbassi gli occhi coll'idea di vedere il suolo sparso di penne e di sangue. Se andrete in Spagna, seguite il mio consiglio:
      State contente, umane genti, ai tori.
      [218]
     
      IL CONVENTO DELL'ESCURIALE.
      Prima di partire per l'Andalusia andai a vedere il famoso convento dell'Escuriale, il Leviatan dell'Architettura, l'ottava meraviglia del mondo, il più gran mucchio di granito che esista sulla terra, e se volete altre denominazioni grandiose, immaginatene pure, chè non ne troverete nessuna che non gli sia stata ancora applicata. Partii da Madrid di buon mattino.


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Spagna
di Edmondo De Amicis
Barbera Firenze
1873 pagine 422

   





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