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      Ma non mi riuscì che di scrivere una diecina di volte le parole bianco, azzurro, neve, splendore, colori; dopo di che abbozzai una figurina di donna e poi chiusi gli occhi e sognai l'Italia.[386]
     
      XI.
     
      MALAGA.
      Il giorno dopo, al declinare del sole, il bastimento attraversava lo stretto di Gibilterra.
      Ora, guardando quel punto sul mappamondo, mi par tanto vicino a casa mia, da non dover esitare un momento, quando me ne saltasse il ghiribizzo e non vi si opponesse il mio bilancio domestico, a far la valigia e a correre a Genova per andar a godere un'altra volta il bellissimo colpo d'occhio dei due continenti. Ma allora mi parve di essere tanto lontano, che avendo scritto una lettera a mia madre, sul parapetto del bastimento, coll'intenzione di darla ad impostare a uno dei passeggieri che scendevano a Gibilterra, nell'atto che scrivevo l'indirizzo, risi della mia buona fede, come se fosse quasi impossibile che la lettera arrivasse a Torino. Di qui!-pensai;-dalle colonne d'Ercole!-e dicevo colonne d'Ercole come avrei detto Capo di Buona Speranza o Giappone.[387]
      ..... Sono nel bastimento Guadaira-ho alle spalle l'Oceano e dinanzi il Mediterraneo, a sinistra l'Europa e a destra l'Affrica. Vedo di là il capo di Tarifa e a destra le montagne della costa affricana, che appaiono un po' in confuso come una nuvola grigia; vedo Ceuta, vedo un po' più là, come una macchia bianca, Tangeri; e in dirittura del bastimento lo scoglio di Gibilterra. Il mare è quieto come un lago e il cielo color di rosa e d'oro.


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Spagna
di Edmondo De Amicis
Barbera Firenze
1873 pagine 422

   





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