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      O come saranno nemici della famiglia quelli che più strenuamente combattono lo sfruttamento industriale della donna, appunto perchè alla famiglia è funesto? quelli che più ardentemente propugnano la redenzione del fanciullo dal lavoro precoce, appunto perchè alla famiglia non sia strappato e nella promiscuità con gli adulti corrotto? quelli che più altamente invocano sollievi e rimedi alla grande piaga della miseria, appunto perchè la miseria corrode gli affetti domestici, avvelena l'infanzia, dissolve la famiglia? Domandate se vogliono abolir la famiglia a quei buoni lavoratori che per soccorrer la moglie e i bambini del compagno cacciato in carcere per reato di pensiero smungono senza rammarico la loro povera borsa; domandate se vuole abolir la famiglia a quell'onesto operaio che affronta lietamente pericoli e sacrifici per la nostra Idea, non con la fede di migliorare la propria sorte, ma con la sola vaga speranza di preparare al suo sangue un avvenire migliore! Andate a domandare a quella povera madre rediviva, che soffocò contro il suo seno il grido di gioia e d'amore di Garibaldi Bosco liberato, andatele a domandare se il suo figliuolo adorato vuole "abolir la famiglia!"
     
      Vogliono distruggere la religione, - dicono ancora. E in qual programma del partito socialista di qualsiasi paese s'è mai trovato iscritto questo proposito? O meglio: in qual programma socialista non è detto esplicitamente che per il socialismo la religione è "un affar privato" ossia un affar di coscienza, in cui la comunità non ha diritto d'intervenire?


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Speranze e glorie
Le tre capitali: Torino-Firenze-Roma
di Edmondo De Amicis
F.lli Treves Editore Milano
1911 pagine 248

   





Idea Garibaldi Bosco