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      Sì, ammirabile vita, nella quale i venturi, secondo i principii politici e l'indole loro, potranno trovare errori, violenze, temerità, disarmonie; ma non disconoscere una grande forza diretta da una coscienza onesta, da un profondo amore della patria, da un'ardente passione per la verità, per la giustizia, per il bene; - ma non rifiutarsi ad ammirare una maravigliosa cospirazione di virtù della mente e dell'animo, rarissime a trovarsi riunite, quali son l'impeto dell'entusiasmo e la tenacia ferrea della volontà, la vigoria infaticabile del pensiero e dell'azione, e con una nobile ambizione di gloria, col sentimento e il culto della bellezza, con la vivacità degli affetti, con tutto quello che fa bella e cara la vita, la forza d'un cuore sempre pronto ad affrontar le persecuzioni, gli odii, il dolore, la povertà, a rinunziare senza titubanza e senza rammarico a ogni bene della vita e alla vita stessa, come se per lui la pace, gli affetti, la gloria, l'esistenza non avessero valore alcuno se accettate a prezzo di una transazione con la propria coscienza a d'una violenza fatta alla propria ragione. Sì, ammirabile vita, che si può simboleggiare in questa bella figura: un soldato con la camicia rossa, con una corona di poeta sulla fronte, ritto sopra una tribuna; il quale mostra le mani alla patria per cui ha combattuto per quarant'anni con la spada, con la penna e con la parola, e le dice: - Guardate, sono pure! Non le ho macchiate mai che del mio sangue.
      Vediamo ora, rapidamente, il poeta lirico, il drammatico, l'oratore, il polemista, il cittadino, l'uomo.


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Speranze e glorie
Le tre capitali: Torino-Firenze-Roma
di Edmondo De Amicis
F.lli Treves Editore Milano
1911 pagine 248