Pagina (17/117)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Perciò la Chiesa, poco badando alle sue decisioni e indecisioni, in quest'ultimi anni volle coronare gli ardenti voti di tutti gli asceti del medio-evo, ed ha proclamato il trionfo dell'elemento femminile nel seno istesso di Dio, tra il Padre e il Figliuolo facendo sedere regina la Madre. Dopo siffatta invasione di Maria nella Trinità, questo dogma è modificato nella sua natura, nella sua forza; poichè, se non vi fosse altro, la terza persona, lo Spirito Santo, giace obliata senza amanti nè adoratori; ed è rotta quella catena di successione del peccato originale, onde chi nasce uomo è gravato dalla prima ed eterna maledizione di Dio.
      Anch'esse le moltitudini del contado, somigliando in più cose nella indole loro alla donna, sono per lo più possedute da Roma, che con identico sistema le governa non liberandole dalla loro miseria, anzi condannandovele ma porgendo loro nel calice stesso della miseria soavi speranze e magiche consolazioni per una altra vita. Le imagini che per le chiese delle nostre campagne muovono gli occhi e piangono, sono sempre di Maria. Gesù vi è appena conosciuto di nome; i precetti del quale pei contadini si perdono in un vago luminoso, confusi in tutto e per tutto a que' della Chiesa. Ora lusingati, ora atterriti ne' sensi, la morale ed il rito diventano per essi una cosa sola, discendono tanto da essere i pagani de' nostri giorni, e adorando la Chiesa credono adorar Dio. Che ne verrebbe se fosse dato di far loro toccare le immense contraddizioni che passano tra il fondatore del cristianesimo e i pretesi suoi successori?


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

L'inquisizione e i calabro-valdesi
di Filippo De Boni
Daelli Milano
1864 pagine 117

   





Chiesa Dio Padre Figliuolo Madre Maria Trinità Spirito Santo Dio Roma Maria Chiesa Chiesa Dio