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      Dicasi dell'inquisizione quanto si può dire de' Gesuiti; quella e questi sono due cose che in una si fondono colla Chiesa romana. Sotto Paolo III il papato sente d'aver perduta ogni viva azione sulla cristianità; quindi cerca avvocati che spandano i suoi ordini, difendano la sua causa, ed eccovi i Gesuiti; quindi vuole un tribunale che pronunci le sue sentenze, un esercito misterioso di birri ch'eseguisca e compia le sue vendette, ed eccovi l'inquisizione. Senza Gesuiti ed inquisizione il naufragio della Chiesa non sarebbe stato evitabile.
      VI
     
      COME SIA STATA COSTITUITAL'INQUISIZIONE
      L'Italia fu sempre ostile all'inquisizione, ove non pose mai salde radici, a malgrado delle necessità religiose, tali o credute, e degenerò presto. Non tenne forza che a Roma e ne' paesi dominati dalla Spagna, ove diventò quasi istituzione nazionale per la guerra contro gli Arabi. Milano e la stessa Napoli invece sdegnarono sempre la inquisizione spagnuola, tanto da ribellarsene. Mentre a Madrid divideva il governo con Carlo V, essa era in Italia ben poca cosa. L'assolutezza di alcune idee, il carattere cosmopolita della curia romana, che facilmente s'impregna di stranieri elementi e la sua autorità minacciata la condussero in ogni tempo a rigori e persecuzioni; motivi pei quali gl'italiani debbono tanto più rifuggire dalla Roma dei papi, poichè traesse la loro nazione per vie ripugnanti al suo naturale carattere. Lasciata a sè stessa e alla umanità de' gentili studii, ispirando le dottrine del risorgimento, la nazione era andata trasformando il carattere della stessa curia romana, il carattere della casta sacerdotale in Italia.


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L'inquisizione e i calabro-valdesi
di Filippo De Boni
Daelli Milano
1864 pagine 117

   





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