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      Kölliker una bella serie di ricerche tendenti a dar tal vigore a questi dubbj, fino a distruggere definitivamente l'antica supposizione. Questi corpicciuoli infatti non palesano a qualunque ingrandimento del microscopio alcuna traccia di struttura organica; non si propagano; si formano entro le cellule di una glandula come tutti i materiali essenziali delle secrezioni, ben diversamente de' veri animali. Quanto al loro movimento, l'ignorarne la vera causa
     
      [Fig. 4. Spermatozoidi(4).]
     
      non è titolo bastante per assegnar loro il carattere di veri individui animali. È un fenomeno vitale senza dubbio, ma analogo a quello che si verifica nelle cellule isolate dell'epitelio ciliato(5), nelle quali nessuno ha mai preteso veder per questo altrettanti animali viventi per sè.
      La vitalità degli spermatozoidi si mantiene per lungo tempo, anche allorquando per l'atto dell'accoppiamento sono passati nell'apparato sessuale femmineo. Ne abbiamo un esempio nell'osservazione fatta da Siebold sulle femmine delle vespe, le quali conservano il seme raccolto in apposito ricettacolo durante un'intiera invernata, per fecondar poi le uova in primavera senza ulteriore concorso del maschio.
      Molto comunemente gli spermatozoidi, ricercati entro il condotto deferente o le sue appendici, si veggono radunati in fasci, in modo quasi da comporre colle capocchie tutte riunite una massa sola. Anzi negli insetti, scendendo questi fasci pel canale deferente, ed anche nel testicolo stesso, sono provveduti di una sottile membranella che li tiene riuniti, e che forma così un sacchetto contenente i corpicciuoli dello sperma.


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Delle funzioni riproduttive negli animali
di Filippo De Filippi
Vallardi Milano
1850 pagine 61

   





Fig Siebold