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      [Fig. 6. Apparato sessuale femminile d'un pipistrello (Pteropus ægyptiacus)(6).]
     
      L'ovario è la glandula destinata a secernere l'uovo, ossia il prodotto essenziale della femmina nell'atto generativo. Esso pure talvolta è unico ed impari, talvolta doppio e simmetrico, ciò che deve naturalmente intendersi anche dell'ovidutto, ossia del canale che riceve le uova dall'ovario e le avvia verso l'apertura sessuale. L'utero è un'espansione al termine di questo ovidutto, nella quale le uova sono destinate a soggiornare per qualche tempo onde svilupparvisi; in alcuni casi, come vedremo in seguito, gli embrioni nati da queste uova devono anzi contrarre aderenza vascolare colla parete interna dell'utero stesso, onde aver materiali del loro accrescimento. La vagina si forma dalla congiunzione de' due ovidutti; non è ben distinta perciò negli animali che hanno un solo ovario; o ne' quali gli ovidutti si aprono direttamente sia all'esterno, sia in una cavità comune anche allo sbocco dell'intestino, e che dicesi cloaca. Tale è appunto il caso degli uccelli, dove inoltre l'ovario destro è ordinariamente atrofico, e quindi anche il corrispondente ovidutto (fig. 6).
      Negli insetti la vagina, che soventi va confusa coll'ovidutto, si complica per l'aggiunta di sacche particolari. Una di queste, che riceve durante la copula il pene del maschio e si riempie di sperma, è detta borsa copulatrice: un'altra, di struttura assai variabile e complicata per l'aggiunta d'uno speciale apparato glandolare, sembra più particolarmente destinata a serbatojo del liquor seminale, e dicesi quindi ricettacolo del seme: finalmente apronsi nella vagina due altri organi glandolosi simmetrici destinati alla secrezione del glutine che spalma le uova e le fa aderire ai corpi sui quali vengono dalla femmina deposti.


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Delle funzioni riproduttive negli animali
di Filippo De Filippi
Vallardi Milano
1850 pagine 61

   





Fig Pteropus