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      § 8. Distacco dell'uovo e fecondazione.
     
      L'uovo giunto a maturanza completa, e capace quindi di essere fecondato, pel semplice fatto del suo accresciuto volume rompe il follicolo dell'ovario e discende nell'ovidutto, (od in alcuni casi, direttamente nella cavità addominale). Questo distacco non avviene senza un consecutivo orgasmo generale, con quelle altre manifestazioni che caratterizzano l'epoca del calore. Il fenomeno si rinnova, scorso il tempo necessario per la maturazione di altre uova; e così è stabilita la periodicità, che è tanto palese e generale negli animali. Lo stesso e contemporaneamente avviene dello sperma, che stanziando anche per lungo tempo nelle vescicole seminali, rimane sempre pronto a quell'opportunità che è talvolta assai fugace per le uova. In alcuni animali, come per esempio ne' pesci, tutto l'istinto amoroso si risolve in una smania di liberarsi dall'enorme quantità di uova e di seme che distende il ventre dell'animale.
      Questa periodicità e spontaneità del distacco delle uova dall'ovario, e quindi del vero momento per la generazione, sono una legge per tutti gli animali e per la stessa umana specie, per cui riguardo deve soltanto ascriversi alla breve distanza de' periodi, l'averla riconosciuta così tardi.
      L'uovo de' mammiferi consta de' medesimi elementi dell'uovo d'ogni altro animale; ma è assai piccolo, quasi microscopico. Esso è contenuto in un follicolo particolare formato da varie membrane, una delle quali, molto vascolosa, detto degli anatomici vescicola di Graaf, e per lungo tempo considerato per l'uovo stesso.


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Delle funzioni riproduttive negli animali
di Filippo De Filippi
Vallardi Milano
1850 pagine 61

   





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