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      Di pari passo con questi caratteri di superiorità cammina lo sviluppo delle circonvoluzioni cerebrali, le quali sono al massimo grado di complicatezza, di rilievo delle pieghe, di profondità de' solchi interposti, nella specie umana; poscia nell'orang-outang e nel chimpansé. Anche per questo carattere il gorilla rimane inferiore nel confronto. È singolare infatti la povertà delle circonvoluzioni cerebrali in questa scimia; difetto tanto più significativo, quando si pensi alla statura del gorilla, maggiore che nelle altre due scimie antropoidi, e alla legge qui violata, del crescere il numero e la complicatezza delle circonvoluzioni del cervello ne' mammali, coll'aumentare della mole del corpo. La forma e la direzione delle circonvoluzioni cerebrali non sono arbitrarie, ma seguono un tipo determinato per ognuno de' grandi scompartimenti della classe de' mammali. Il costante ordine di loro distribuzione nel cervello umano fu per la prima volta dimostrato dal nostro Rolando.
      Alla parte laterale ed inferiore degli emisferi bisogna dapprima distinguere un gran solco che gli anatomici da lungo tempo hanno distinto col nome di solco del Silvio; e notate innanzi tutto che esso è caratteristico dell'uomo e delle scimie. Divaricati i margini di questo solco, si scopre nel suo interno un piccolo lobo, la così detta isola (lobo centrale di Gratiolet), attorno al quale lobo sono distribuite le circonvoluzioni o pieghe cerebrali, in modo da formare quattro province bene distinte, ciascuna comprendente un certo numero di pieghe parallele fra loro, e discordanti da quelle delle province vicine.


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L'uomo e le scimie
di Filippo De Filippi
1864 pagine 53

   





Rolando Silvio Gratiolet