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      Se io posso far vedere che differenze, dal punto di vista zoologico, assai più gravi si sono viste nascere per cause indeterminabili, poscia trasmettersi per eredità, in un periodo definito dell'ordine tellurico ed in una ristretta porzione di questo periodo, sarò ampiamente autorizzato a supporre molto probabile la produzione da prima, e quindi la perpetuazione ereditaria in un lasso di tempo illimitato, ed attraverso vicende geologiche, di particolarità organiche più importanti, ed a maggior ragione di meno importanti. Gli esempi riferiti nella mia lezione mi sembrano di gran forza, e quando se ne richiedessero altri non ve ne sarebbe penuria.
      Ne sceglierò ancora uno perché recente ed interessante al maggior grado. Dalla presenza o dalla mancanza della clavicola, o dalle clavicole perfette od imperfette, si desume in zoologia un carattere di importanza assai più che specifica, perfino più che di genere, un carattere di famiglia o di sottordine. Ora in qualche raro caso si è verificato la mancanza totale o parziale di quest'osso nella specie umana. Un caso di mancanza della metà acromiale della clavicola fu narrato lo scorso anno dal professor Gegenbaur di Jena6; e ciò che è più importante si è che tale difetto, originario in una donna, è stato da questa trasmesso alla sua prole di due letti, senza che rimanesse menomamente lesa la piena libertà dei movimenti delle braccia. Di induzione in induzione, fondandosi sempre sulla legge fisiologica dell'eredità, potremmo facilmente arrivare a supporre possibile la formazione di una stirpe priva della parte acromiale od anche di tutta la clavicola.


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L'uomo e le scimie
di Filippo De Filippi
1864 pagine 53

   





Gegenbaur Jena