Pagina (150/296)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Il Romanzo manzoniano di per sè, come invenzione di casi, dice poco; di grandi e forti passioni non vi è quasi traccia; il lettore non rimane stordito e sorpreso da alcuna grande novità; ma è singolare, che in questo solo romanzo si cerchi meno quello che piace di più negli altri, l'elemento romanzesco, e molto più singolare che, privandosi quasi di questo elemento che pare così necessario negli altri romanzi, l'Autore de' Promessi Sposi trovi fuori di esso tanta materia di lettura viva ed attraente.
      Egli trattò il romanzo come l'Autore comico la commedia; vi rappresentò la società nella sua vita solita ed ordinaria, per mostrare che questa vita stessa è una commedia che si rinnova di secolo in secolo, eternamente. L'ingegno satirico che tentava naturalmente il Manzoni giovinetto, gli giovò mirabilmente nella commedia, o nel dramma, o nel poema, o nel romanzo che si voglia chiamare, de' Promessi Sposi, i quali sono tutte queste cose insieme, ora molto, ora poco, ed entrano nella condizione privilegiata, e disperante, più che disperata, di tutti i grandi capolavori letterarii, che non si lasciano classificare in verun genere, perchè hanno essi stessi creato un genere nuovo, di cui, per lo più, non essendo l'originalità cosa molto imitabile, rimangono poi soli rappresentanti. Ciò che nella Divina Commedia attrae più non è il suo soggetto, ma la maniera con cui l'Autore lo pensa, lo sente e lo tratta; il medesimo si può ripetere de' Promessi Sposi: nel primo, cerchiamo la poesia di Dante, l'anima e la mente di Dante; nel secondo; la poesia del Manzoni, l'anima e la mente del Manzoni, e il modo con cui il reale e l'ideale gli appaiono.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Alessandro Manzoni
Studio biografico
di Angelo De Gubernatis
Le Monnier Firenze
1879 pagine 296

   





Romanzo Autore Promessi Sposi Autore Manzoni Promessi Sposi Divina Commedia Autore Promessi Sposi Dante Dante Manzoni Manzoni