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      Anche il Manzoni dovette subire il supplizio inevitabile delle lezioni di musica e di danza.... Non vi cadesse mai in mente che l'ex-monaca fosse una donna meno che ammodo, anzi meno che pia; ella non mancava mai di condur seco Lisandrino alla benedizione nella chiesa detta alla Pace. Vuol dire che lungo la via c'era tempo di discorrere d'altre cose. - Vede lei, - diceva un giorno il Manzoni, in uno degli ultimi anni della sua vita, ad un amico, mentre passavano per la Via di Santa Prassede, - vede lei quella finestra? Un giorno ero là colla zia che m'insegnava il viver del mondo. D'un tratto eccoci alle spalle lo zio monsignore; e la zia svelta a regalargli, come si dice, una buona cavatina, cambiando discorso con tale disinvoltura, da fare invidia al comico più provetto. - Dove mai aveva la zia appreso una tattica così sorprendente? Ma!... La cosa aveva fatto un gran senso al giovinetto, e gli avrà dato certamente da pensare. Talvolta certamente nella conversazione il discorso cadeva sulla soppressione, con tutti quei pro e contro che udiamo anche noi a' nostri giorni. La zia a questo proposito non si lasciava mai cogliere nelle spire di un ragionamento qualsiasi. Con quel suo fare spigliato e disinvolto saltava a piè pari alla conclusione. - Io per me - diceva - sono del parere di Giuseppe II. Aria: Aria! - soggiungeva, trinciando nell'aria di gran cerchi colla mano destra, quasi avesse voluto farsi largo, e sgombrarsi dattorno quel non so che, da cui aveva impedito per tant'anni il respiro.


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Alessandro Manzoni
Studio biografico
di Angelo De Gubernatis
Le Monnier Firenze
1879 pagine 296

   





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