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      Il Descartes, venuto prima di Newton, spiegava in tal modo la forza per cui stanno uniti nelle loro orbite i pianeti al Sole ed i satelliti al loro pianeta, ma tale concetto è ben differente da quello vero e reale che ci vien dato dalla grande scoperta del Newton.
      Anche la gravità dovrebbe, secondo l'ipotesi cartesiana, dipendere da questi vortici della materia celeste che riempie lo spazio. Per la coesione, il Descartes dà una spiegazione che non risponde a quella della vera attrazione fra particella e particella.
      Secondo il Descartes infatti, il legame fra le particelle di un corpo non dipende da un cemento o da una virtù o forza particolare, ma dal fatto che le varie parti sono in riposo le une rispetto alle altre. Cosicchè, la coesione e quindi la resistenza che oppongono le particelle dei corpi a staccarsi le une dalle altre sarebbe una specie di inerzia.
      Il Newton scoprendo le leggi della gravitazione fece crollare l'edificio cartesiano, ma quel grande scienziato rinunciò a ricercare la causa da cui poteva dipendere l'attrazione.
      Ecco come il Newton si esprime riguardo a questa forza occulta:
      Che la gravità sia innata, inerente ed essenziale alla materia per modo che un corpo possa agire su di un altro corpo a distanza, attraverso il vuoto e senza alcun intermediario che trasmetta tale azione o forza dall'uno all'altro, è per me un'assurdità sì grande che mi pare impossibile possa in essa cadere un uomo atto a trattare argomenti filosofici....
      Io ho spiegato fino a qui i fenomeni celesti e quelli delle maree, per mezzo della gravitazione, ma non ho assegnato in nessun luogo la causa di questa gravitazione.


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Lo spirito dell'universo
di Olinto De Pretto
Bocca Torino
1921 pagine 268

   





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