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      La trasparenza per la luce è poi affatto relativa allo spessore del corpo che si considera, poichè bastano pochi decimetri o qualche metro di spessore della sostanza la più trasparente, perchè la trasparenza cessi, mentre invece si deve ammettere che le vibrazioni eteree, nella loro forma che chiameremo semplice ed originale, senza cioè che siano modificate da fenomeni caloriferi, luminosi, ecc., si propaghino attraverso qualunque ammasso di materia, determinando i caratteri fondamentali della materia stessa, attrazione, coesione, ecc.
      Tanto un gas che lo stesso etere non possiamo immaginarli che formati di particelle piccolissime, con la differenza che quelle dell'etere sono perfettamente libere, non obbediscono cioè nè all'attrazione nè alla gravità, mentre quelle del gas sono soggette a tali forze. Le particelle dell'etere penetrano, come abbiamo veduto, liberamente nell'interno dei corpi, fra molecola e molecola e fra atomo e atomo, non solo, ma nell'interno degli atomi stessi, poichè l'atomo non rappresenta l'estremo limite di divisione della materia, ma è a sua volta composto di particelle ancora più piccole e collegate saldamente e indissolubilmente.
      Data l'esistenza di queste particelle ultra atomiche, ultimo limite della divisibilità della materia, non ostante la grande differenza che esiste fra materia ed etere, si potrà forse ritenere che nella loro intima essenza questi due elementi fondamentali dell'Universo siano un'identica cosa; ma di ciò vedremo più avanti.
      Le particelle dell'etere sono soggette ad un continuo movimento vibratorio rapidissimo.


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Lo spirito dell'universo
di Olinto De Pretto
Bocca Torino
1921 pagine 268

   





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