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      In questa seconda edizione, avendo potuto raccogliere qualche maggiore notizia su questa strana ipotesi, trovo giusto di accennarvi un po' più diffusamente, anche per le critiche di cui fu oggetto, le quali possono indirettamente ferire anche l'ipotesi eterea per l'indiscutibile analogia meccanica che essa presenta coll'ipotesi di Le Sage.
      L'ipotesi di Le Sage4 suppone adunque che lo spazio sia costantemente attraversato in tutte le direzioni da correnti di corpi infinitamente piccoli, con velocità quasi infinita e provenienti da regioni sconosciute dell'universo e che il Le Sage chiama corpuscoli ultramondani. Per la loro estrema piccolezza non si urterebbero che raramente fra di loro e troverebbero libero passaggio attraverso i corpi ordinarî, urtando le particelle materiali, sia della superficie che dell'interno, per modo che il risultato del loro urto non sarebbe proporzionale alla superficie, ma alla massa dei corpi.
      In conclusione, tranne l'agente attivo, si ha molta analogia nel meccanismo di tali corpuscoli per provocare l'attrazione, col meccanismo ammesso dalla mia teoria, ed è strano anzi come il Le Sage, pur essendo così prossimo alla soluzione vera del problema, si sia smarrito in quella sua bizzarra e affatto arbitraria fantasia dei corpuscoli ultramondani, mentre non aveva che da seguire le traccie di Newton per trovare il vero agente attivo della gravitazione.
      L'ipotesi di Le Sage tuttavia, per quanto arbitraria, aveva il merito di dare finalmente una spiegazione meccanica veramente razionale del mistero dell'attrazione e noi possiamo perciò dire, che ha spianato in tal modo la via alla teoria eterea.


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Lo spirito dell'universo
di Olinto De Pretto
Bocca Torino
1921 pagine 268

   





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