Pagina (45/268)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Secondo i calcoli di Laplace11, se l'onda di forza di gravitazione come veniva considerata impiegasse un tempo determinato, sia nel caso della Terra e della Luna, il risultato sarebbe una continua diminuzione del raggio medio dell'orbita lunare, con una conseguente secolare accelerazione della velocità orbitale.
      Un tale effetto si verifica realmente, ma viene attribuito almeno in parte agli effetti perturbatori dei pianeti più prossimi, mentre se fosse dovuto all'aberrazione di gravitazione secondo i calcoli di Laplace, si dovrebbe ammettere per la gravitazione una velocità di almeno sette milioni di volte quella della luce. Più tardi, in seguito a nuovi calcoli, sarebbe giunto per la gravitazione alla cifra di un centinaio di milioni di volte la velocità della luce.
      L'istantaneità presupposta della gravitazione obbliga quindi, così si conclude, a scartare il nostro agente per ricorrere ad un'altra azione che è ben più misteriosa, scientificamente assurda, contraria al buon senso ed alla ragione: l'azione in distanza – l'actio in distans.
      Ma di tale azione, quale spirito sano, quale raziocinio equilibrato che non sappia rinnegare la base stessa della scienza, può mai appagarsi?
      Del resto non si saprebbe per qual ragione, l'azione in distanza possa vincere la difficoltà: infatti, ammettiamo pure per un poco tale assurdo; supponiamo cioè che vi sia questa influenza miracolosa in virtù della quale il Sole attragga la Terra ed i pianeti. Non preoccupiamoci del modo con cui fra gli spazi celesti tale azione soprannaturale possa propagarsi fra corpo e corpo.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Lo spirito dell'universo
di Olinto De Pretto
Bocca Torino
1921 pagine 268

   





Laplace Terra Luna Laplace Sole Terra