Pagina (51/268)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Così, p. es., la Terra spostandosi lungo la propria orbita intorno al Sole, si trova costantemente sotto questa azione paragonabile al vuoto, per cui è spinta sempre verso il Sole, essendo già in azione in ogni punto la differenza di spinta fra le vibrazioni attenuate provenienti dal Sole e quelle più energiche opposte.
      Il fenomeno attrattivo essendo determinato dalla spinta a tergo dell'etere che agisce nell'immediato contatto, cioè nel posto stesso dove trovasi il corpo attratto, deve essere affatto istantaneo senza alcuna relazione colla distanza del corpo attraente.
      La fig. 9 renderà più facile e chiara tale dimostrazione:
     
      Sia S il Sole e T la Terra nella sua orbita di rivoluzione. Le frecce a b c e a1 b1 c1 rappresentano i raggi eterei, cioè le spinte eguali e contrarie da cui dipende l'attrazione.
      Quando la Terra è in T, subisce dall'esterno la spinta del raggio a non controbilanciato dall'antagonistico raggio a1 trattenuto dal Sole. Naturalmente tanto il Sole che la Terra sono spinti l'uno verso l'altro colla medesima forza; soltanto in causa della sua massa tanto preponderante, per il Sole tale spinta riesce trascurabile.
      Quando la Terra, muovendosi lungo la propria orbita, si porta in T1 si trova nell'atto stesso sotto la spinta del raggio b, a cui manca l'equilibrio della controspinta del raggio b1 trattenuto dal Sole.
      Così dicasi di tutti i punti successivamente percorsi dalla Terra lungo la propria orbita.
      All'esterno dell'orbita si manifesta adunque una maggior pressione per la costante prevalenza delle spinte a, b, c, alle quali manca l'equilibrio della controspinta a1 b1 c1 trattenute dal Sole, per cui l'interno dell'orbita trovasi successivamente, rispetto alla Terra in movimento, in uno stato di attenuazione che presenta qualche analogia col vuoto della campana pneumatica.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Lo spirito dell'universo
di Olinto De Pretto
Bocca Torino
1921 pagine 268

   





Terra Sole Sole Sole Sole Terra Terra Sole Sole Terra Sole Terra Sole Terra Sole Terra