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      Anzi, la parola inerte spiega il vero ufficio della materia rispetto alla attività dell'etere, l'unico agente attivo dell'Universo.
      La materia, infatti, ubbidisce all'azione dell'etere, ne utilizza e ne immagazzina, per l'inerzia, l'energia sotto forma di forza viva.
      Ora, se tutta l'intima compagine di un corpo è animata da movimenti infinitesimi ma rapidissimi al pari dell'etere, ai quali movimenti nessuna delle particelle si sottrae, si deve concludere che la materia di un corpo qualunque contiene in sè stessa una somma di energia che deve ritenersi equivalente alla quantità di energia che sarebbe rappresentata dall'intera massa del corpo che si movesse tutta unita ed in blocco nello spazio colla medesima velocità delle singole particelle.
      Ma tale deduzione ci conduce a risultati inattesi. Infatti, un chilogrammo di materia lanciato colla velocità della luce, rappresenta una somma di energia da non poterla neanche concepire.
      La solita formula mv2 ci dà la forza viva e la formula mv2 /8338 ci dà la medesima forza viva convertita in calorie.
      Dato adunque m =1 chilog. e v uguale a 300 milioni di metri, dividendo v2 per 8338, si ottiene una quantità di calorie rappresentata dalla cifra di 10794 seguìta da 9 zeri, cioè oltre dieci milioni di milioni.
      Ora non è facilmente concepibile, coll'ordinario concetto che ci siamo formati cogli studi della chimica e della fisica, che, immagazzinata in un chilogrammo di materia qualunque, completamente nascosta a tutte le nostre investigazioni, si celi una tale somma di energia, equivalente alla quantità che si può svolgere da milioni e milioni di chilogrammi di combustibile il più ricco.


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Lo spirito dell'universo
di Olinto De Pretto
Bocca Torino
1921 pagine 268

   





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