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      Parecchie tonnellate del minerale detto Peckblenda o dei residui minerali che hanno servito all'estrazione dell'Uranio, sono necessari per ottenere soltanto alcuni decigrammi di Radio.
      La signora Curie stima che il potere radioattivo del Radio sia di circa un milione di volte più grande di quello dell'Uranio. È stata calcolata la velocità di qualcuna delle particelle proiettate dal Radio e fu trovata superiore al massimo che si può ottenere con mezzi elettrici.
      Il potere di penetrazione è molto più grande dei raggi Röntgen.
      L'urto dei raggi radioattivi contro ostacoli, determina l'emissione di raggi secondari, e tale fenomeno è specialmente caratteristico dei raggi Beta e Gamma.
      La scoperta fatta nel 1903 da P. Curie ed A. Laborde, che un composto del Radio si mantiene da sè stesso ad una temperatura superiore di parecchi gradi all'ambiente circostante, destò il massimo interesse. Ciò fu confermato da altri osservatori e fu calcolato che una massa di Radio emette il calore sufficiente da poter riscaldare in un'ora una massa dello stesso peso da 0 a 100°.
      Questa scoperta portò una vera rivoluzione nella scienza, poichè non può esservi dubbio che il calore, di cui il Radio sembra avere un'inesauribile scorta, debba provenire da una reale disgregazione degli atomi del Radio. Crollò l'antica teoria dell'indissolubilità e indistruttibilità dell'atomo, su cui si basa la teoria atomica e si intravide la possibilità della trasmutazione degli elementi.
      La radioattività è una proprietà dovuta senza alcun dubbio non alle molecole del corpo, ma agli atomi, dei quali deve necessariamente avvenire una disgregazione.


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Lo spirito dell'universo
di Olinto De Pretto
Bocca Torino
1921 pagine 268

   





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