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      Ammettere che sia un globo incandescente che vada lentamente raffreddandosi, e che sia dovuto alla sua enorme grandezza se ancora si mantiene caldissimo, non è certamente possibile.
      Da che cosa dunque proviene tanta energia? Una causa, senza dubbio, deve esservi per la quale il Sole rigeneri tutta o parte dell'energia che va con tanta prodigalità disperdendo.
      Accennerò all'ipotesi detta Meteorica del Mayer.
      Un corpo nello spazio, senza velocità iniziale, che si trovi a grandissima distanza dal Sole, cadendo su questo, all'ultimo istante avrà assunto una velocità di 616 chilometri per minuto secondo. Nell'urto, tutta la forza viva acquistata dal corpo, si trasformerà istantaneamente in calore, e con la formula mv2/8338 si potrà trovare che un corpo di un chilogrammo cadendo sul Sole con la velocità accennata, svilupperà circa 45 milioni di calorie. Qualunque combustibile il più ricco, bruciando nelle migliori condizioni, non potrebbe sviluppare che un numero di calorie senza paragone minore.
      In base a questo principio si è immaginato che sul Sole abbia luogo una continua pioggia di materiale meteorico, sufficiente a rifornire al Sole il calore che va perdendo per irradiazione.
      Una caduta di materiale meteorico ha luogo con qualche frequenza anche sulla Terra, ed evidentemente, tenuto conto della enorme massa del Sole che fa sentire la propria influenza preponderante oltre i limiti del nostro sistema, si comprende come la caduta delle meteore nel grande astro, debba essere senza confronto maggiore, e perciò l'ipotesi sembra a tutta prima accettabile ed ebbe anzi, un tempo, un certo favore.


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Lo spirito dell'universo
di Olinto De Pretto
Bocca Torino
1921 pagine 268

   





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