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      Tale contrazione è veramente assai lenta e per noi impercettibile, poichè richiederebbe un periodo di 9500 anni per raggiungere i 724 chilometri, corrispondenti ad 1 secondo d'arco nel diametro apparente del Sole.
      Riporto a questo punto ciò che dice Young nella sua opera Il Sole (p. 287, tr. it.)
      Se il Sole fosse completamente gazoso, noi potremmo con certezza asserire che esso deve diventare sempre più caldo; infatti, vi è il fenomeno curioso (ed a prima vista paradossale), per la prima volta messo in chiaro dal Lane nel 1870, che la temperatura di un corpo gazoso si eleva continuamente, mentre si contrae per la perdita di calore. Perdendo calore si contrae, ma il calore generato dalla contrazione è più di quello che basterebbe per impedire alla temperatura d'abbassarsi. Una massa gazosa, mentre perde calore per radiazione, deve dunque diventare nello stesso tempo più piccola e più calda, finchè la densità diventa così grande che le leggi dell'espansione dei gas toccano il loro limite ed ha principio la condensazione in liquido. Pare che il Sole sia giunto a questo punto, se però esso non è ancora completamente gazoso come si può dubitare.
      Ad ogni modo, per quanto noi possiamo saperne, la parte esterna, cioè la fotosfera, sembra essere uno strato di materia nuvolosa, precipitata dai vapori che costituiscono la massa principale: e la progressiva contrazione, ammesso che avvenga, deve avere per risultato un ingrossamento di questo strato, un incremento della porzione del Sole che è in istato di nube".


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Lo spirito dell'universo
di Olinto De Pretto
Bocca Torino
1921 pagine 268

   





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