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      Si sa quanto sia lenta l'evoluzione degli organismi: se si considera per quanti stadî quasi infiniti di perfezionamento sia passata la prima cellula organizzata per giungere agli animali superiori, ai mammiferi, si rende evidente che per tutto questo processo evolutivo, il tempo necessario debba essere stato lunghissimo: certamente di milioni e milioni d'anni.
      Se adunque, conclude il Faye, il Sole non ha potuto fornire il calore necessario che per un periodo d'anni minore di quello che si può presumere sia antica la Terra, bisogna concludere che la Terra sia più antica del Sole. Ciò è contrario all'ipotesi di Laplace che ammette che i pianeti dal più lontano al più vicino al Sole, siano successivamente formati dalla massa del Sole che andava mano mano restringendosi: "A meno che non si voglia, dice testualmente il Faye (p. 283), chiudere gli occhi e non si rifiutino fatti imbarazzanti a solo fine di ridurre la durata dei grandi fenomeni della storia naturale del nostro globo, bisogna bene concludere che il nostro globo è più antico del Sole; in altri termini, i primi raggi del Sole nascente hanno rischiarato una Terra già consolidata, già rimaneggiata dalle acque sotto l'influenza del solo calore centrale".
      Il Faye adunque conclude, che la Terra si sarebbe già formata e consolidata mentre il Sole ancora non brillava. Per effetto adunque del solo calore centrale avrebbero avuto luogo i primi processi di rimaneggiamento delle acque, sarebbero vissuti i primi organismi vegetali e animali durante lunghissime epoche geologiche, nelle tenebre o con una debole luce lentamente crescente dovuta al graduale concentrarsi e restringersi del Sole.


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Lo spirito dell'universo
di Olinto De Pretto
Bocca Torino
1921 pagine 268

   





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