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      Verrà tale spinta dall'esterno? e come sarà generata? Se sono fenomeni che hanno qualche analogia coi cicloni terrestri, saranno probabilmente limitati agli strati più esterni del Sole e prodotti in ogni caso a spese dell'energia solare già esistente.
      Evidentemente, per quanti processi si possano immaginare anche supponendo condizioni eccezionali completamente differenti dalle terrestri, sarà sempre assurdo l'ammettere che la forza possa essere aumentata a capriccio, e quindi se non vi ha qualche processo che in qualche modo importi dell'energia dall'esterno, per riparare alla perdita, il Sole sarà destinato in un tempo relativamente assai breve ad estinguersi.
     
     
      CAPITOLO III.
      La radioattività ed il calore terrestre e solare.
     
      Abbiamo veduto come il radio ed i suoi composti presentino la singolare proprietà di sviluppare spontaneamente e permanentemente una piccola quantità di calore, per modo che possono mantenersi ad una temperatura di parecchi gradi superiore all'ambiente.
      È certo che tale straordinaria proprietà è quella che più colpì l'immaginazione degli studiosi, ed era poi da aspettarsi che si ricorresse a tale fenomeno per tentare una spiegazione del calore centrale terrestre e specialmente del problema tanto controverso del calore solare.
      Fu immaginato perciò che una certa quantità di radio fosse mescolata alla materia solare e nel materiale del nucleo terrestre. Secondo il Tunzelmann, una proporzione di radio che raggiunga 4,6 parti in peso sopra 100 bilioni del materiale costituente il nostro globo, sarebbe sufficiente a compensare la perdita di calore che la Terra subisce per irradiazione.


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Lo spirito dell'universo
di Olinto De Pretto
Bocca Torino
1921 pagine 268

   





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