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      Si può anche constatare che la categoria dei pianeti leggeri è costituita dai quattro maggiori pianeti: Giove, Saturno, Urano, Nettuno, oltre al Sole, e che la categoria dei più pesanti è costituita dai pianeti minori, Terra, Venere, Marte, Mercurio e Luna.
      Questa notevole caratteristica differenza fra le due categorie non ha, io credo, attratto come meritava l'attenzione degli astronomi e dei fisici, poichè evidentemente non può essere accidentale la coincidenza che la massa maggiore ed il maggiore volume abbiano a presentarsi con la minore densità.
      Gli astronomi, per spiegare la varia densità dei singoli pianeti, si sono in generale accontentati di attribuirne la differenza alla varia densità dei materiali componenti, alla prevalenza, cioè, di elementi rispettivamente molto pesanti o molto leggeri. Ma evidentemente tale spiegazione non può bastare da sola.
      Nel caso del nostro pianeta, data la bassa densità media ch'esso presenta nella composizione degli strati più esterni a noi conosciuti, si deve ricorrere all'ipotesi dell'esistenza di grandi ammassi metallici liquidi o solidi di alta densità verso il centro, onde poter avere una spiegazione della forte densità media del pianeta che è di 5.50.
      Mercurio, colla sua fortissima densità, che raggiunge quasi 7 volte l'acqua, deve ritenersi un globo costituito quasi interamente di metallo compatto.
      Senza parlare del Sole, che è notoriamente almeno in parte gazoso, la cosa invece non è così semplice quando si voglia spiegare la bassa densità di Giove e quella ancora minore di Urano e di Saturno.


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Lo spirito dell'universo
di Olinto De Pretto
Bocca Torino
1921 pagine 268

   





Giove Saturno Urano Nettuno Sole Terra Venere Marte Mercurio Luna Sole Giove Urano Saturno