Pagina (177/268)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      E il movimento del Sole verso la costellazione d'Ercole e gli analoghi movimenti di tutte le stelle?
      Tutti questi movimenti, perchè possono mantenersi se non vi è una causa, anche debolissima, che ne ripristini le energie perdute? e tale causa, non potrebbe risiedere nell'etere, quasi un fenomeno secondario e indiretto delle sue vibrazioni?
      Se ciò fosse, la gravitazione fra gli astri e fra i pianeti si potrebbe paragonare alla legge che regola il movimento del pendolo: questo, per le resistenze diverse, andrebbe rallentando, ma il leggero impulso che riceve dalla molla dell'orologio, lo mantiene in costante oscillazione, senza che ne sia alterata la regolarità. L'influenza dell'etere da noi ammessa nel movimento degli astri potrebbe perciò paragonarsi all'impulso che il pendolo riceve dalla macchina ad ogni oscillazione.
      Ora ritornando alle nebulose, sempre in analogia al fenomeno delle interferenze, dovrebbero esistere dei centri di depressione entro ai quali trovandosi della materia nebulare, venisse questa annientata, per essere riassorbita dagli spazi, trasformata nell'etere originario. Però un tale fenomeno, che richiederebbe un grande assorbimento di energia, che non potrebbe essere fornito che dall'etere libero, dovrebbe essere assai lento e verificarsi solo con la materia allo stato nebuloso. Anzi sarebbe logico ammettere che possa la materia impiegare ugual tempo, tanto nell'aggregarsi per formare la nebulosa, quanto nel dissolversi per ritornare allo stato di etere libero, svolgendo o assorbendo nei due casi ugual somma di energia.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Lo spirito dell'universo
di Olinto De Pretto
Bocca Torino
1921 pagine 268

   





Sole Ercole