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      Le descrizioni delle spedizioni polari parlano spesso di tali dighe di pressione e dei pericoli che offrono alle navi.
      Date le correnti laviche superficiali, le scorie galleggianti devono comportarsi come i ghiacci polari, solo che si dovranno fare le debite proporzioni coll'immensità della forza che potrà muovere e trasportare interi continenti, ed alle modeste dighe di pressione dei ghiacci corrisponderanno le catene delle montagne e delle colline, gli altipiani e gli avvallamenti oceanici.
      Ammesso ciò, se è vero cioè che le catene delle montagne possano essere state determinate dalla spinta delle correnti laviche, alla direzione dominante di tali correnti dall'equatore ai poli, dovrà corrispondere una direzione prevalente delle catene montuose da est verso ovest, cioè in senso normale alla spinta. Basta perciò dare uno sguardo a qualche buona carta geografica per constatare come un tale fatto si verifichi con un'evidenza straordinaria, tanto da dover concludere che la prevalenza della direzione delle catene montuose da est ad ovest non deve essere il risultato di una semplice combinazione, di un'accidentalità, ma bensì dipendere da una legge fondamentale dell'orografia terrestre.
      Già nel continente africano, così scarso di grandi rilievi montuosi, troviamo la catena dell'Atlante costituito da una serie di montagne, colline ed elevazioni che dal Marocco vanno a perdersi in Algeria e Tunisia, che presenta una direzione media che ben poco si scosta dalla linea est-ovest.
      Risalendo alla Spagna, la caratteristica è più marcata ed evidente, poichè possiamo vedere come le sue varie Sierre siano quasi esattamente dirette da est ad ovest.


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Lo spirito dell'universo
di Olinto De Pretto
Bocca Torino
1921 pagine 268

   





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