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      Tale strato, che si trova a poca profondità verso l'equatore, trovasi forse a 20 metri alla latitudine di 45° e si sprofonda anche a 200 e più metri nei paesi polari.
      Ebbene, a partire da questo strato di temperatura costante, secondo le medie dedotte da gran numero di dati raccolti in miniere, pozzi e gallerie, si può ritenere che la temperatura si elevi di un grado centesimale ogni 30 a 32 metri di maggior profondità. Si avrebbero presso a poco 3 gradi ogni 100 metri e quindi calcolando che a 20 metri di profondità, dove si avrebbe lo strato di temperatura costante, vi sia una temperatura iniziale di 10 gradi, a 1020 metri di profondità si avrebbero 10° + 30° = 40°.
      A 10 mila metri di profondità si avrebbero in cifra tonda 300°.
      Se tale progressione fosse costante, il che certo non sarà facile provare, alla profondità di 40 chilometri si avrebbero 1200° ed a 50 chilometri 1500°, alla quale temperatura forse nessuno dei composti minerali o roccie conosciute resisterebbero allo stato solido.
      Possiamo ammettere questo dato importante, probabilmente non molto discosto dal vero, che la corteccia solida terrestre abbia uno spessore di una quarantina o al più di una cinquantina di chilometri.
      Uno spessore di 40 chilometri, tenuto conto che il diametro terrestre è di 12.755 chilometri, in rapporto ad una sfera di un metro di diametro, corrisponde allo spessore di poco più di 3 millimetri, e si comprende quindi che per la relativa sua esiguità non possa offrire resistenza apprezzabile ai movimenti del magma.


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Lo spirito dell'universo
di Olinto De Pretto
Bocca Torino
1921 pagine 268