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      ... Oh, per carità, non sorridete; mi fate male!... Ascoltate; io vi dirò ancora qualcosa, da cui potrete argomentare la mia(1) sincerità!... Non sapete dunque, caro romanziere, che noi proponiamo, ma che bisogna fare, in ogni circostanza, la parte del Caso? Nel ritardo di un minuto può esservi la perdita o la salvezza di un uomo. Ora, un minuto si può perdere in un modo volgarissimo; basta, per esempio, una saccoccia sdrucita, una lettera che vi caschi dalla saccoccia, una persona che vi corra dietro a riportarvi la vostra lettera.... E se questa lettera è stata da voi scritta col cuore sanguinante e con la mente smarrita, potrà nascere in voi la tentazione di rileggerla quando la freschezza pungente del mattino avrà sedato la vostra esaltazione.... Allora, in mezzo al ridestarsi delle attività umane dopo la salutare tregua della notte; allora, dinanzi allo spettacolo della più minuta e prosaica realtà - le vacche della lattaia, il carro delle immondizie - voi potrete sentire come una doccia ghiacciata sferzarvi la schiena, e giudicare precisamente rettorica le vostre lacrime della notte.... Voi non le avrete meno versate per questo! Voi non le sentirete meno gonfiarvi gli occhi quando, molti anni dopo, rimesterete tutte queste cose intime e dolorose dinanzi a un amico....
      In quel momento, una voce argentina squillò nella grande stanza da studio. - È permesso? - e una bambina di circa dieci anni, un mucchio di rose fra carnagione e vestito, si fermò sull'uscio tenendo un grosso rotolo di carte fra le braccia, interdetta alla vista di un estraneo.


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Documenti umani
di Federico De Roberto
Treves Milano
1888 pagine 229

   





Caso