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      Egli non aveva l'aria di intendere.
      - No?... È un affare grave! La mamma non vuole assolutamente che si chiami come lei. «Lucia! o dov'è Renzo?...» E rideva! A me non dispiacerebbe, per via dell'affezione, capisci!... Intanto, se sarà un maschietto, le difficoltà sono belle e troncate; si chiamerà Roberto; il più bel santo del calendario!...
      E gli passò una mano dietro la testa.
      - Tu cosa fai? Sei molto occupato?...
      Girando uno sguardo sul tavolo, scorse le lettere, un ritratto. Vide che le sue labbra tremavano.
      - Oh, scusa....
      E balbettata confusamente quella parola, si avviò verso l'uscio.
      Non si sentì richiamare.
     
     
      II.
     
      Ella sapeva tutto. Sapeva che dedicandogli tutta la verginità del suo cuore non avrebbe potuto contare sul contraccambio. Sapeva che egli aveva vissuto, che era stato di altri, che le rughe solcanti la sua fronte segnavano il lutto del cuore. Che importava?... Ella lo aveva amato di più per quella nebbia di malinconia che velava il suo viso, per quel gran dolore che lo aveva atterrato e che sarebbe toccato a lei di far dimenticare!...
      La scossa prodotta dal lamentevole dramma non aveva soltanto inaridita l'anima di Roberto Berni, aveva ancora offuscate le sue facoltà intellettuali. A trentacinque anni, nel pieno rigoglio dello spirito, pareva che egli avesse smarrita la via fino a quel tempo felicemente battuta, e mentre si apprestava a dare, in un'opera da molto tempo annunziata ed ansiosamente attesa, la piena misura del suo ingegno, quell'ingegno si isteriliva!... Che cosa avrebbe potuto guarirlo se non l'amore, un amore così felice da cancellare gli effetti dell'amore disgraziato?


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Documenti umani
di Federico De Roberto
Treves Milano
1888 pagine 229

   





Renzo Roberto Roberto Berni