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      L'uomo invece...
      - L'uomo?...
      - Telegrafava ad un amico, per avere del danaro; il soggiorno di Parigi, anche quando ci si va per raccogliere un'eredità (suo fratello maggiore era stato colpito da paralisi, egli non fece che affrettare le sue dimissioni) non è una misura di economia. Da Milano a Torino fece il viaggio coi Marnengo; la signora conserva un gradevole ricordo dell'amabilità del capitano. Intanto che egli sfoggiava la sua più squisita galanteria, pensava probabilmente all'ambascia della donna, al rimorso che doveva divorarla, come la più giusta delle punizioni. Se gli avessero detto che in quell'ora precisa ella era a pranzo da lady Dalty, si sarebbe pentito di aver avuta tanta fretta!...
      - È disperante! - disse il Darsi, che vedeva l'inutilità dei suoi tentativi e cercava di lanciare un gran colpo. - Ella dunque crede che tutto sia finzione? Se io le provassi...
      - Mio Dio, vuol dire che non ho saputo ancora spiegarmi. Io dico che tutto è relativo, che tutto può esser vero e falso al tempo stesso, secondo il punto di vista. Lei, per esempio, è qui, nel mio salotto, a sostenere il disinteresse, l'altruismo, il sacrifizio. Questo, non è vero? è un concetto...
      - Del quale io non domando che darle la prova!
      - Allora, consideri un poco: non potrebbe anche essere un calcolo?
     
     
     
      UNA VOCE.
     
      «La solitudine ed il silenzio mi circondano. Gli uomini fuggono il mio consorzio. Io sono diventato un oggetto di scherno e di pietà per i miei simili. Essi non ascoltano le mie parole, il vento dell'oblio le disperde come il turbine del tempo disperde via, l'uno dopo l'altro, i giorni irrevocabili.


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Documenti umani
di Federico De Roberto
Treves Milano
1888 pagine 229

   





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