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      Alcune volte gli spiriti s'intendono, meglio che per via di lunghi discorsi, in un minuto di silenzio eloquente.... Noi eravamo alla terrazza del villino, verso il tramonto di una giornata autunnale. Il cielo dell'orizzonte era d'un rosa tenero che, per gradazioni delicatissime, sfumava in un verde impossibile a definire... Io ero riuscito a farle leggere un romanzo d'amore; ne avevamo parlato; mi era parso di scoprire, nel suo accento, qualcosa di tremante, di commosso, al ricordo del dramma... - Che cosa è la vita senza passione?... - Io ero stupito ancora delle mie parole; mi aspettavo di vedermi guardato con occhio curioso, come si guarda un originale, uno stravagante.... Ella guardava l'orizzonte, quel rosa e quel verde che infondevano una grande dolcezza nel cuore. Vista così di profilo, immobile, ai toni caldi del tramonto, ella era schiacciante di bellezza ieratica.... Tacevamo, e l'ora fuggiva, adorabile.... Lentamente, io avevo cavato il guanto dalla mia destra, e pigliando a un tratto congedo da lei, tenni, per la prima volta, la sua mano nuda nella mia. Era il freddo della sera? Un brivido mi passò pel corpo a quel contatto soave. Quanto tempo si può stringere una mano? Due, cinque secondi? A me parve che quella stretta durasse indefinitamente. Alla sensazione di freddo che mi aveva scosso, ora succedeva un tepore dolcissimo che, a ondate, dalla mano mi saliva pel braccio e mi serpeggiava per tutti i nervi... - Ci rivedremo presto?... - Martedì, al viale dei Platani.


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Documenti umani
di Federico De Roberto
Treves Milano
1888 pagine 229

   





Platani