Pagina (190/249)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Alitava sopra tutti uno spirito pieno d'amore, come direbbe Dante, il quale ci teneva stretti intorno alla bandiera, alti sulla vita comune. L'esempio piú puro e piú attraente era Camillo De Meis, carattere eroico nella maggiore naturalezza.
     
     
      Capitolo ventesimoquintoLA RETTORICA
     
      In questo tempo feci lezioni sulla rettorica, o piuttosto sull'anti-rettorica. Dissi che la rettorica ha per base l'arte del ben pensare, e perciò non può insegnarsi che ai già provetti nelle discipline filosofiche. Fu essa una invenzione e quasi un gioco dei Sofisti, i quali, separando le forme del dire dallo spirito che le avea generate, e nel quale sono vive e in atto, avevano fatto di quelle un morto repertorio. Di qui nacque l'indifferenza verso il contenuto, e il disprezzo della verità, trattando essi tutte le cause buone e cattive, e lodando l'abilità e il talento del dicitore anzi che la sua scienza e la sincerità. Contro questa prostituzione si armò la collera di Socrate, che flagellò come violazione dell'umana coscienza questi lenocinii dell'arte. Le regole rettoriche non hanno la loro verità che nelle forme del pensiero, materia della logica. Ma come la rettorica non ti dà il ben dire, cosí neppure la logica ti dà il ben pensare, essendo le sue forme staccate da quel centro di vita che si chiama lo spirito. Non perciò le regole sono inutili; anzi sono buone a consultare, come si fa un dizionario di parole o di frasi o di rime. Anche un cinquecentista credette di potere insegnare a scrivere de omnibus rebus, elaborando un dizionario di tutti gli oggetti.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La Giovinezza
Frammento autobiografico
di Francesco De Sanctis
pagine 249

   





Dante Camillo De Meis Sofisti Socrate