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      E appunto perché c'interessiamo grandemente alla sua sorte, nasce un antagonismo serio tra il mondo morale, mosso non da lei, ma per lei, e il ferreo secolo, dove le sue pari sono vittime nate. La storia è preordinata a questa lotta, perché distribuita in due gruppi ricisi nella loro opposizione, de' quali portano la bandiera sino all'ultimo padre Cristoforo e don Rodrigo. E in mezzo sta l'eterno ventre del genere umano, esseri passivi, che sono co' più forti, amanti del quieto vivere e tirati pe' capelli all'azione da esterna necessità, esseri buoni e innocui, che senza saperlo decidono spesso degli avvenimenti e producono gravissimi danni, com'è di don Abbondio. Padre Cristoforo, don Rodrigo e don Abbondio sono i tre personaggi principali, nella lotta che si combatte intorno all'innocente Lucia: sono le tre forme in cui vien fuori il mondo morale, vero centro e anima del racconto.
      E cosa è questo mondo morale? Ma è l'antitesi di quel secolo di violenza, di corruzione e di servilità, com'è stato descritto. È il diritto opposto alla forza, la purità opposta alla corruzione, il sacrifizio opposto alla servilità, e per dirlo in una parola sublime che lo compendia tutto, è la carità: qualità che prese insieme fanno l'eroe cristiano, e che più o meno risplendono ne' personaggi ideali, con qualche faccia più speciale in ciascuno. Cosí in Renzo si affaccia più specialmente la coscienza del diritto, in Lucia la purità di una Madonna, in padre Cristoforo il sacrifizio di un martire, e in Borromeo la carità di un apostolo: e tutto insieme questo è il mondo, come l'ha pensato Manzoni e predicato padre Felice.


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La letteratura italiana nel secolo XIX
(Volume Primo) Alessandro Manzoni
di Francesco De Sanctis
pagine 420

   





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