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      I nostri poveri critici si sono accapigliati per trovare l'unità d'azione nell'Orlando Furioso, o nella Divina Commedia, ed hanno avuto il coraggio di dichiarare un difetto il non avercela trovata; e il Tasso stesso per difendere il Furioso ha detto che questo è il seguito dell'Orlando Innamorato, e che entrambi formano un tutto solo. Nel Furioso sono molte azioni importanti, la guerra de' Mori contro Parigi, la pazzia di Orlando che dà il titolo al poema, gli amori di Ruggiero e Bradamante con cui quello si conchiude. Ma qual'è l'azione principale? Nessuna. L'azione dev'essere una, ma l'unità non dev'esser presa in senso materiale; possono esservi molte azioni, ma legate in modo che tutte prese insieme rappresentino il tutto che ha innanzi il poeta; in modo che tutti i fatti, tutte le azioni si riannodino intorno a qualche cosa di centrale che rappresenti l'anima della composizione. In questa maniera voi trovate la via di giudicare l'Orlando Furioso e la Divina Commedia. Per esempio, nel Furioso l'insieme è il mondo cavalleresco fortemente concepito dal poeta, intorno al quale le azioni si riannodano: tutto quel disordine apparente, materiale, rappresenta l'essenza del mondo cavalleresco, lo spirito di avventura, l'iniziativa individuale.
      Dirimpetto alla «situazione», che cosa è l'unità di tempo? Chi vi ha detto che il tempo dev'essere limitato a ventiquattro ore? È anch'esso relativo alla situazione, e quando questa voi l'avete fortemente concepita e l'insieme ben ripullula nelle parti, il tempo può essere anche un secolo.


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La letteratura italiana nel secolo XIX
(Volume Primo) Alessandro Manzoni
di Francesco De Sanctis
pagine 420

   





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