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      Era quella la commedia delle balie e de' ragazzi.
      Venne poscia come reazione a quella la commedia di carattere, ch'è il mondo spiegato non come effetto dell'accidente, ma come conseguenza immediata dello sviluppo delle passioni umane. Ed il Molière va nella schiera degli autori di questa scuola. Ed il progresso fatto da questa commedia si è che gli eventi si spiegano non con l'intervento del caso, ma come vi diceva, quale effetto delle passioni umane.
      Il XIX secolo è reazione anche in certo senso della commedia di carattere, perché i lavori de' moderni scrittori tendono a conciliare l'una e l'altra forma. Ed è vero, o signori, che ne' fatti umani c'è spesso l'accidente che dà un indirizzo differente alle passioni, ond'è che da esso il corso ordinario delle cose è cambiato.
      In Germania, in conformità della tendenza del secolo, ed anche come reazione, sono giunti a creare tutto un mondo fantastico, come in Goethe.
      Ma gl'Italiani non furono buoni a giungere fino ad esso, perché il nostro cielo è troppo puro per attingere quelle nebulosità. E se avverrà che l'italiano afferri il fantastico, tanto meglio. Ma ora invece del fantastico, nella letteratura italiana è comparso il «caso» per circoscrivere quel che v'ha d'assoluto nella commedia di carattere.
      Il Manzoni nel suo romanzo ha cercato d'intrecciar queste due forme, ma è curioso che il romanzo fino ad un certo punto è di carattere, e per un altro punto d'intreccio. E di fatti fino a che l'Innominato non si converte, il romanzo si può dire di carattere: fin dopo il rapimento di Lucia, quando essa è venuta sotto la protezione del Borromeo, e ch'è stata restituita alla madre, fin qui l'azione viene dalla iniziativa umana.


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La letteratura italiana nel secolo XIX
(Volume Primo) Alessandro Manzoni
di Francesco De Sanctis
pagine 420

   





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