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      Or che cosa è che dà una certa continuità a' suoi atti?
      Se don Rodrigo fosse stato un uomo del volgo, si sarebbe goduto in pace le sue ricchezze, pensando a darsi buon tempo, senza brigarsi d'altro, a fare in pace il galantuomo, come diceva don Abbondio. Ma egli è nobile, ed ha per punto di partenza delle sue azioni quello che si dice «onore», «punto di onore», che sventuratamente vive ancora al presente, e consiste nel vincere un puntiglio, entrare in un impegno e spuntarlo, e sentirsi svergognato d'aver ricevuto uno smacco. E questo vi dipinge la parte caratteristica della nostra borghesia, perché anche oggi si sente a dire: - Quel tale è un uomo d'impegno assai - , per dire un uomo di molta importanza; e si dice, per attribuirla a sé: - Mi trovo impegnato - . Don Rodrigo perciò, cresciuto in quella vita frivola, ha per guida il punto di onore.
      Egli dunque ha incontrato un giorno una bella ragazza, e gli ha detto un motto galante. Tutto sarebbe rimasto lì, e l'avrebbe forse dimenticata; ma c'era Attilio che rideva beffardo, e don Rodrigo si lasciò dire: - «Scommettiamo» - . La scommessa dunque è il punto di partenza di tutto quello che avvenne poi; e voi vi ricordate che anche Tarquinio fece una scommessa nel campo; anche lì ci fu un puntiglio, che soddisfatto, cagionò la morte di Lucrezia. Alla scommessa segue immediatamente la minaccia fatta fare da' bravi a don Abbondio; poscia va il padre Cristoforo al palazzotto di don Rodrigo per dissuaderlo dal suo infame proposito, ed allora quella scommessa diventa puntiglio.


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La letteratura italiana nel secolo XIX
(Volume Primo) Alessandro Manzoni
di Francesco De Sanctis
pagine 420

   





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