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      La linea curva è una linea che incontra delle altre, si mescola con esse, e dá linee l'una entrante nell'altra, per meglio simulare la vita. E guizzante che vuol dire? Non sono piú sentimenti definiti, determinati, ma a guizzi, chiaroscuri, ombre e lampi, che fanno travedere piuttosto che vedere.
      Questa forma non ha base nella realtá, ma piuttosto nella immaginazione lasciata in balia di sé stessa, nel regno degli spiriti, delle streghe, delle fate, dei miracoli e dei santi come nel Medio evo; - e ciò fu chiamato il fantastico. Fondata su linee curve, produce contrasti duri, crudi, che a prima vista fanno effetto contrario alla realtá e alle proporzioni normali, e come nella natura, cosí nella letteratura si ebbe il grottesco.
      La forma che ne' classici è il fine della poesia, nel romanticismo è il mezzo per produrre impressioni o sentimenti. Una volta che per sollevare la realtá in mezzo ad una regione spirituale, la snaturate, anche voi vi mettete in uno stato non naturale, di esaltazione. Le impressioni e i sentimenti, che nel placido cammino dei classici si sviluppano a poco a poco fino alla catastrofe, nel genere romantico scoppiano violentemente fin dal principio. Fin dal primo verso trovate odio, meraviglia, ira, siete gettati in una situazione nervosa, convulsiva.
      Né basta il sentimentale, ch'è il carattere spirituale della forma. Quando essa diviene tecnicismo, metro, versi, parole, bisogna trovare espressioni corrispondenti ad una natura cosí fantastica ed esagerata.
      Per esprimere i sentimenti violenti avete la lirica, uno stato indefinito dell'anima a cui corrisponde la musica: la parola piú non esprime qualche cosa di netto e preciso.


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La letteratura italiana nel secolo XIX
(Volume Secondo) La scuola liberale e la scuola democratica
di Francesco De Sanctis
pagine 590

   





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