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      Sposa! e senza il bacio mioMovi all'ultima magione?
     
      - Ti sei permesso morire senza prima prendere il mio bacio? - Intanto, gli viene un po' d'appetito e nessuno gli dá pane, e perché i romantici solevano rappresentare gli uomini come nemici l'un dell'altro, solo un cane rimane fedele all'appestato:
     
      Egli ha fame, e gli si negaPur il pan che ci conforta!...
      Solo il veltro nol rinnega...
      Esso andò di porta in porta,
      Dal latrar non si rattenneFinché un pane non ottenne...
      Vedi or come a gola sportaGli offre il cibo che accattò.
     
      Qui l'autore si commuove, e, voi giá l'indovinate, prega Dio perché voglia guarire il malato o concedergli di morire in Napoli presso la moglie ed il figlio, glorificando il Signore:
     
      Alla patria il mesto rieda.
      Al figliuolo, alla consorte;
      Esultante, ormai rivedaDe' delubri tuoi le porte;
      Spiri in braccio de' suoi cari,
      Posi all'ombra degli altariQuando l'ora della morte
      Nuovamente squillerá.
     
      Questa poesia destò gran lotta fra le due scuole.
      Lasciando stare la forma scorretta, quanta leggerezza nella rappresentazione, quanta volgaritá in una situazione cosí sforzata! Perché possiamo essere indulgenti pe' classici che rappresentavano situazioni semplici, non per uomini che spontaneamente ne pigliavano di cosí difficili, con tale ardire che almeno eguaglia la loro leggerezza.
      C'era in quel tempo una scuola fiorente alla quale partecipai le impressioni che produceva in me questo romanticismo. Lo definii un secentismo di situazione; e non mi disdico. Non è di frasi o concetti come nel seicento, è nell'intimo della concezione.


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La letteratura italiana nel secolo XIX
(Volume Secondo) La scuola liberale e la scuola democratica
di Francesco De Sanctis
pagine 590

   





Dio Napoli