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      Ciň distingue una gran mente, un grande storico.
      Che č avvenuto a Cesare Cantú? Nella storia del nostro spirito v'ha due momenti, prima si raccolgono i materiali, ma senza idea fissa e scopo determinato, ed essi sono accumulati non ordinati, sí che l'episodio sta accanto al principale, l'accidente vicino al sostanziale, l'insignificante aneddoto vicino ad un fatto pieno di significato, e i mediocri sono confusi coi grandi uomini. Roba non ancora digerita la quale, se la smaltite cosí come sta, č materiale storico grezzo, senz'ordine e senza proporzioni, una calca di uomini e di fatti in cui non penetra la forza dello spirito regolatore.
      Pel Cantú non venne il secondo stadio del cammino dello spirito, quando questo lavora su' materiali accumulati, cerca assimilarli, distinguerli, ordinarli, chiarirli. Tutti que' capitoli aggiunti alla semplice narrazione, sono immensa copia di fatti d'ogni natura e di ogni importanza, senza il filo conduttore dell'ordine e della proporzione. Č il caso del viaggiatore che dopo lungo cammino giunge alla meta col capo pieno di cose vedute senza averci mai riflettuto lui, senza che altri lo abbia fatto riflettere.
      Č certo un merito pel Cantú aver raccolto tutto quell'immenso materiale e presentatolo agl'Italiani, quando pochi erano iniziati a quel movimento di studii. I Lombardi hanno il privilegio di essere vicini alla Francia ed alla Germania, e sono i primi a raccogliere ciň che si fa in Europa. Il Cantú ha avuto innanzi tutto il movimento storico della Francia, della Germania ed anche dell'Inghilterra e ci ha presentato molte ricchezze quantunque con molta borra.


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La letteratura italiana nel secolo XIX
(Volume Secondo) La scuola liberale e la scuola democratica
di Francesco De Sanctis
pagine 590

   





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