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      Allora l'uomo sentendo di avere il diritto, adempie al dovere.
      L'umiltá! Ma sapete quando l'umiltá č virtú? Quando č accompagnata dal sentimento di orgoglio: vi sono casi in cui l'umiltá č bassezza, e virtú avere orgoglio. - L'ubbidienza č virtú quando in chi ubbidisce č sentimento che puň talvolta comandare.
      Virtú il rispetto all'autoritá se con esso c'č sentimento della propria dignitá. Eccellente il sentimento di un'altra vita; a patto sia congiunto col sentimento della serietá della missione della vita terrestre. - E cosí di seguito.
      Della virtú non deve lo scrittore popolare fare un'astrazione, qualche cosa di assoluto. Esagerazione dunque nel secolo XVIII, esagerazione in Cantú che loda le qualitá opposte. Il vero č nel limite, nel far sí che una virtú non escluda l'altra. E nel mio discorso inaugurale dissi appunto che problema principalissimo č oggi creare il sentimento del limite, abbandonando l'astrazione, l'assoluto, il generale guardare la veritá nel rapporto fra i contrarii.
      Il limite non basta neppure parlando in astratto, ché rimarremmo cosí nella filosofia. Dire: guardate, l'uomo deve essere mansueto; ma ciň non esclude la virtú della indignazione; anche Cristo che predicava mansuetudine, cacciň indignato i profanatori dal tempio; - č veritá sí; ma astratta. Per un libro popolare il limite deve calare nella societá reale, qual'ella č coi suoi difetti e i suoi vizi. Si deve avere il coraggio di esaminarla da vicino, di porre il dito su tutte le corde del cuore umano e indicare il punto ove le varie virtú possono contemperarsi.


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La letteratura italiana nel secolo XIX
(Volume Secondo) La scuola liberale e la scuola democratica
di Francesco De Sanctis
pagine 590

   





Cantú Cristo