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      Tutto questo par troppo fuori delle regioni serene della letteratura. Eppure è evidente che queste idee ebbero non solo grande influenza sul contenuto letterario della scuola lombardo-piemontese; ma grande anche nella forma, come noi la intendiamo. Ricordate ch'è merito di essa scuola, non tanto aver creato un contenuto nuovo, riflesso in gran parte del movimento europeo, quanto una forma letteraria, non destinata a sparire come il contenuto, perché porta lo stampo dello spirito moderno.
      Poiché il mondo non è retto da principii astratti, gl'ideali astratti del secolo XVIII si dileguano a poco a poco, succedono altri pieni di vita, concreti, impregnati delle condizioni speciali in cui un popolo si trova: si spande un senso del reale che oggi domina sotto il nome di scuola positiva. Questa fine delle astrazioni e degl'ideali classici, questo piú vivo senso della realtá è primo carattere di questa scuola.
      Inoltre, si lascia l'andazzo di combattere lo avversario, non come opinione opposta ad opinione, ma come passione opposta a passione, interesse contro interesse, dando colpi senza comprendere. L'uomo pieno d'ira non comprende il suo avversario. Rammento un fatto caratteristico. Nel 1848 gli odii si cumulavano sul maresciallo Radetzky, elevato ad ideale di perfidia e di malvagitá. Dopo Novara, quando il sangue cominciò a calmarsi e ne' giudizii vi fu una certa reazione, un giovane che mi aveva annoiato con le sue ingiurie continue contro il Radetzky, uscí a dire: finalmente, Radetzky è un buon patriota, serve l'Austria, com'è suo dovere.


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La letteratura italiana nel secolo XIX
(Volume Secondo) La scuola liberale e la scuola democratica
di Francesco De Sanctis
pagine 590

   





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