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      - Dovete comprendere quale via prese Mazzini. Andò diritto a Parigi. Giovanetto, aveva ammirato tanto il Guizot, il Cousin e gli altri, ora immaginava trovarli quali li aveva veduti ne' libri. Giunto colá, cominciò a provare altri disinganni. Quegli uomini avevano messo a servizio del trono, di Luigi Filippo, la loro eloquenza che infiammava la gioventú. Egli va a trovare Sismondi e questi gli si mostra risolutamente federalista, si volge a' liberali del 21 e trova ghiaccio, va a Lione dove c'è piú movimento, s'imbranca tra giovani che volevano penetrare in Piemonte e proclamarvi la rivoluzione. La polizia li manda via.
      A Marsiglia riceve notizie del movimento del 31, quello in cui si mischiò Luigi Bonaparte. Va in Corsica, raccoglie gente per correre in soccorso de' liberali, ma prima di salpare, sa che il movimento è fallito, vergognosamente fallito, senza un colpo di fucile. Sempre piú sconfortato, tutte quelle idee che fermentavano nel suo spirito pigliano corpo: vuol romperla con la Carboneria e fondare una nuova associazione. Siccome questo è il titolo piú serio fra i meriti di Mazzini, siccome la Giovane Italia ha avuto grande influenza nel nostro paese ed anche in altre parti di Europa, fermiamoci un po', e domandiamoci: Che cos'era? Quali principii la sorreggevano? In che differiva dalla Carboneria?
      Mazzini ha avuto abitudine di scrivere sulle varie fasi della sua vita. Una sua pubblicazione intitolata: Cause che impedirono finora lo sviluppo della libertá in Italia, contiene le sue idee di allora: eccole in breve.


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La letteratura italiana nel secolo XIX
(Volume Secondo) La scuola liberale e la scuola democratica
di Francesco De Sanctis
pagine 590

   





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