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      Gli amanti sogliono dire: Sarò sempre con te, in vita e in morte, non ci divideremo mai. Che è tutto ciò? Oggi sono frasi: ma Eleonora è la frase diventata realtá. Sempre con te in vita e in morte! Eleonora, trasportata nel turbine della corsa vertiginosa, va a sprofondare in una fossa e rimane eternamente abbracciata con l'innamorato. - Volevi pace col morto, ed avrai pace col morto! - Francesca da Rimini anch'ella non si può dividere da Paolo:
     
      «Questi che mai da me non fia diviso»
     
      e nell'inferno corre e corre sempre con Paolo, con lui eternamente infelice. L'Eleonora è la stessa situazione trasportata in terra, è l'amante che si ribella a Dio perché perde l'amato, e dice alla madre che non avrá piú pace senza lui, e con l'ombra di lui va a cadere nella fossa. Giá vedete in questa poesia un'idea grande ed altamente poetica.
      E Berchet poteva ancora dire: l'importanza di questa poesia non è nell'idea stessa la quale ha riscontro in Dante, in Shakespeare, in Byron; ma è la forma nuova che metto innanzi a voi, avvezzi alla forma lisciata e pulita di Monti. È la forma diretta ed immediata, senza descrizioni, senza movimenti rettorici, senza altro calore da quello che viene di dentro dalla cosa stessa. Sono tutte proposizioni principali che corrono rapidamente l'una appresso all'altra; è la vita concentrata nel punto che vi sta innanzi, senza ornamenti, senza fiori: è la forma moderna, la stessa forma grande di Dante e di Shakespeare.
      Credete che l'autore cominci con una falsa esaltazione rettorica, dicendo: Chi è quella giovane innamorata tutta pensosa?


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La letteratura italiana nel secolo XIX
(Volume Secondo) La scuola liberale e la scuola democratica
di Francesco De Sanctis
pagine 590

   





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