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      Son questi?...
     
      È il passaggio ad un'altra situazione, che nasce spontaneo e vivo.
      Talora la gioia ha la faccia dell'entusiasmo, come se il poeta si trovasse in mezzo a' combattenti, ed allora gli escono decasillabi unici in Italia:
     
      Su! nell'irto, increscioso alemanno,
      Su! lombardi, puntate la spada,
      Fate vostra la vostra contrada,
      Questa bella che il ciel vi sortí.
     
      Siffatti slanci di gioia e d'ispirazione sono rari, domina il profondo disgusto per l'Italia presente, disgusto reso piú impetuoso dal paragonarla con l'Italia passata. In questo genere, richiamo la vostra attenzione su due poesie che sono davvero la parte viva delle Fantasie, nel resto si vede qua e lá l'imitazione, e nel paragonare il presente col passato d'Italia si spingono in mezzo certi motivi troppo moderni, sí che ne nasce qualche anacronismo ed un po' di confusione.
      C'è dunque un breve brano composto di versetti, come di gente che non abbia forza di allargare il suo pensiero, versetti i quali s'incalzano e pare si divorino, come quegli uomini divorano la loro vita nell'ozio e nell'inutilitá. È un metro ringiovanito, indovinato, che rappresenta a perfezione la cosa esterna. Ci è la perfetta obbiettivitá, la visione spoglia d'impressioni e che pure produce piú potente impressione. Vedete l'ebbro in mezzo agli altri scioperati:
     
      Quale il piè lindo esercitaA danze pellegrine;
      Quale allo specchio è intentoA profumarsi il crine;
      E qual su molle coltriceS'adagia, e vinolento
      Rattien della fuggevoleGioia, cantando, il vol.
     
      Tutto quello sdegno che ha prodotto gli altri canti, non esiste qui.


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La letteratura italiana nel secolo XIX
(Volume Secondo) La scuola liberale e la scuola democratica
di Francesco De Sanctis
pagine 590

   





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