E innanzi a tutto domandiamoci: chi č Arnaldo?
      Arnaldo fu discepolo del celebre Abeilardo, il cui nome č legato indissolubilmente con quello di Eloisa - di Abeilardo, il quale con grande chiarezza e precisione ha formulato i due principii fondamentali della riforma e della vita moderna, cioč - che niente entri nella fede se non entra nella ragione, quindi l'autonomia della ragione; - e che il fondamento del diritto č la libera volontá. Prima, fondamento del diritto era un Dio concepito come grazia, come arbitrio supremo, che in terra si traduceva nel dominio assoluto: Abeilardo vi contrappose la libertá. Arnaldo, il beniamino del maestro, tornato studente a Brescia, trovň in tutti quei comunelli una specie di tiranni in zimarra e con chierica: i vescovi, ch'erano anche príncipi secolari, ubbriacati dalla potenza, taglieggiavano, mettevano decime, saccheggiavano, facevano tutto a loro arbitrio.
      Quello studente, pieno il capo di tutte le idee generose imparate a Parigi, nell'Universitá, venuto lí, vide le sue idee trasformarsi in sentimenti, ed impegnň una lotta disuguale. Fu cacciato ed andň a Zurigo, dove fu il precursore di Zuinglio, dove anche oggi il suo nome č ricordato con venerazione, e si mise a far lezioni e concepí quest'idea: la lotta intrapresa non puň esser feconda che a Roma. E venne a Roma e si condusse appresso alcune migliaia di soldati svizzeri, e piombň nella cittá al momento che un papa moriva e se ne sceglieva un altro. - Qui comincia la tragedia: siamo nel Campidoglio, abbiamo innanzi la folla, i soldati, e si sente che il nuovo papa č eletto, un inglese, Adriano.