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      Dopo però s'accorgono della giustezza dei rifiuti dei genitori; nella foga della loro passione nulla vedono, e non pensano che i genitori hanno molta maggiore esperienza di loro.
      Mi ricordo d'una giovinetta che disse:
      Pare che i miei genitori dimentichino che io voglio maritarmi per me e non per essi. Perchè rifiutarmi l'uomo che io amo e designarmene un altro che mi è indifferente e che ben presto mi tornerà odioso?
      Se questi giovani potessero in queste occasioni riflettere, vedrebbero che queste determinazioni sono state prese dopo le più minute informazioni e ricerche, circa al futuro sposo o sposa alla sua famiglia, al suo carattere, alla sua condotta.
      Vorreste voi che un padre e una madre avessero d'abbandonare la loro creatura allevata con tanti sacrifici sulla via della virtù a un giovine dedito ai piaceri più vergognosi e illeciti, a un giovane che invece di essere il sostegno della sposa, fosse il suo carnefice? Oh! no... farete bene a rifiutare la domanda d'un simile soggetto che farebbe infelice la vostra prole diletta.
      È dovere sacrosanto de' genitori di vegliare sui figli loro, di consigliarli, di guidarli sul lubrico sentiero della vita. Essi non hanno esperienza, la loro mente è piena di poesia, vedono tutto color di rosa; perchè sono i primi passi che fanno nel mondo, perchè sono desiderosi di tutto vedere, di tutto gustare.
      E voi giovani, pur troppo sempre presuntuosi, ascoltate i vostri genitori; se voi avete lo studio, essi hanno la conoscenza pratica della vita, e sempre potranno giovarvi i loro saggi consigli; i loro precetti potranno togliervi dal precipizio che si apre sotto ai vostri piedi.


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Igiene dei piaceri secondo le età i temperamenti e le stagioni
di Auguste Debay
G. Gnocchi Editore Milano
1886 pagine 97