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      Guai a colui che ne è colpito, perchè il virus non solo appesta l'affetto senza speranza di guarigione, ma si trasmette anche alla prole innocente.
      Voi, giovani, pensate ai mali che vi possono danneggiare varcando la soglia di una casa di prostituzione, non dispregiate questi consigli, pensate che la vergogna ed il rimpianto succedono sempre alle ore dell'orgia.
      Eccone un esempio.
      RACCONTO.
      Un giovane di 24 anni Alfonso Du..., figlio d'agiata famiglia, aveva abbracciato la carriera di commerciante. Primo commesso di una delle principali case della capitale, era ben veduto da tutti, perchè amato e stimato da' suoi superiori e da quelli a lui sottoposti.
      Da parecchi anni conviveva con una donna, ma l'aveva circondata da tanto mistero che nessuno poteva immaginare questo fatto. Ma avuti dei dissensi con essa, erano già quattro giorni che più non la vedeva, quando una sera in compagnia di tristi amici varcò la soglia di un postribolo. Mai non l'avesse fatto. Ne uscì col germe di una malattia che amareggiò la sua esistenza. S'affidò ad un medico, ma dopo due mesi la malattia peggiorò, e l'infelice si vide perduto. Le glandole erano oltremodo gonfie, gli cadevano i capelli a ciocche, la pelle gli si copriva di pustole, il virus straziava orribilmente il povero Alfonso.
      Fortuna volle che un suo amico lo condusse da un celebre medico, il quale, pur non nascondendogli la gravezza del suo male, gli promise la guarigione se adottava il suo sistema. Alfonso seguì infatti tutte le istruzioni del bravo medico, e dopo 10 mesi si credette libero dal virus che l'infettava.


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Igiene dei piaceri secondo le età i temperamenti e le stagioni
di Auguste Debay
G. Gnocchi Editore Milano
1886 pagine 97

   





Alfonso Du Alfonso