Pagina (55/97)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Gioia e piacere maggiore provano il padre o la madre quando ricorre il santo del loro nome, perchè i figli lor fanno a gara a preparare loro mille sorprese, che loro attesti il loro affetto e la loro riconoscenza. E questi sono piaceri vivi, che scendono soavi al cuore, e vi lasciano traccie indelebili, sono piaceri che sorpassano di lunga quelli che si gustano al teatro, a un ballo, ad un festino, sono piaceri infine che non può immaginare se non chi ha moglie ed è padre di figli amorosi ed educati.
     
      PARTE QUINTA.
     
      L'uomo prudente che desidera una vecchiaia esente da infermità deve essere in particolar modo sobrio dei piaceri dell'amore dai 40 ai 50 anni, perchè, sebbene l'uomo si trovi ancora forte e robusto, pure, essendo la perdita di fluido nerveo piuttosto copioso, così ne deriva un indebolimento muscolare, e alle volte un malessere non si ripara che col tempo e talora imperfettamente. Dalla sua nascita sino ai 40 anni le funzioni organiche dell'uomo crescono crescono, poi rimanendo un po' stazionarie, decrescono sensibilmente.
      Come nelle altre età l'amore è un grato piacere, così lo è anche nell'età matura, ma il marito non ha per iscopo dell'amore il solo piacere. Esso pensa alla prole, perchè in questa età la si desidera ardentemente.
      Ripeteremo dunque che l'uomo ammogliato deve essere più che mai sobrio dei piaceri d'amore, perchè questi diminuiscono le sue forze fisiche ed intellettuali, delle quali più che mai abbisogna, e perchè deve sentire il dovere di procreare figli forti e robusti, e se il suo corpo è sciupato gli esseri a cui darà la vita saranno pure deboli e gracili.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Igiene dei piaceri secondo le età i temperamenti e le stagioni
di Auguste Debay
G. Gnocchi Editore Milano
1886 pagine 97